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Punte di portulaca (Portulaca oleracea)

ca. 15gr, 35 punte in vaschetta da 250 ml, disponibilie tutto l' anno

 

Portulaca

SKU: 71118
  • Sono di interesse alimentare e culinario i germogli e le foglie crude, carnosette e dal sapore acidulo, da consumarsi in insalate, alle quali conferiscono (in modo simile alla rucola) un superiore mordente. Sono utilizzate anche per preparare minestre saporite e rinfrescanti e si possono conservare sottaceto. Entrano anche come ingredienti di frittate e ripieni. Segna con un aroma leggermente speziato che ricorda il prezzemolo - e preziose sostanze vitali.Con le radici verdi puoi perfezionare praticamente tutto ciò che il prezzemolo andrebbe con: insalate, zuppe, piatti a base di uova, piatti di verdure, pesce, pasta - le possibilità sono estremamente ampie. L'erba carota può essere utilizzata cruda e cotta. Tuttavia, l'erba carota non solo può svolgere un ruolo minore nelle ricette, ma anche fare un grande ingresso. Ad esempio, un pesto delicato può essere preparato con le verdure di carota, olio d'oliva, pinoli, parmigiano e sale e pepe

  • Nella cucina napoletana era un tempo raccolta insieme alla rucola da piante che crescevano spontaneamente, e venduta da ortolani ambulanti. Rucola e pucchiacchella costituivano un binomio quasi inscindibile tra gli ingredienti dell'insalata.

    Nella cucina romana la portulaca, o porcacchia, appartiene a quel misto di varie verdure, domestiche e selvatiche, che sono consumate crude in insalata sotto il nome di misticanza o insalata di mescolanza. Anticamente questa misticanza la portavano a casa i frati passando a chiedere l'obolo alle famiglie: in Corsica, la portulaca viene tuttora chiamata “erba fratesca”.

    Nella cucina siciliana, 'a purciddana è usata per la preparazione di insalate, come l'Insalata ferragostana con pomodori, cetrioli, cipolle stemperate in olio aceto, e sale; oppure nell'insalata con verdure lesse, dove le foglie e i giovani germogli sono usati con patate bollite e cipolle al forno. Altro uso è quello di preparare piccola frittelle di Purciddana, in cui le cime della pianta - intinte in una pastella di acqua e farina - sono fritte singolarmente in olio ben caldo e poi servite come stuzzichini o antipasti.

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